Un’astronave su ruote? Scopri gli interni futuristici senza volante e il design affilato della KIA VISION META TURISMO.

Dimentica tutto ciò che sai sulla berlina tradizionale. L’industria automobilistica ha appena vissuto un momento di rottura visiva con la rivelazione della KIA VISION META TURISMO. Progettato non solo come veicolo, ma come dichiarazione di intenti, questo concept nasce per celebrare l’importante traguardo dell’80° anniversario del costruttore sudcoreano. Lontano dall’essere un semplice esercizio di stile nostalgico, Kia ha voluto presentare — al mondo — quella che definiscono una “visione per una nuova era della mobilità”. Con un’estetica che sfida le convenzioni attuali, il modello è descritto letteralmente come una “nave spaziale su ruote”, fondendo l’aggressività delle GT classiche degli anni ’60 con un’architettura completamente futuristica.
Design Esterno: Una Scultura Affilata in Movimento
L’aspetto più impattante della KIA VISION META TURISMO è senza dubbio la carrozzeria. Al contrario delle tendenze di design organico e fluido che dominano gran parte del mercato elettrico, questo concept punta su una geometria “ultra-tagliente”. È una sinfonia di angoli acuti e linee tese che conferiscono al veicolo una presenza imponente e dinamica, anche da fermo.
L’illuminazione gioca un ruolo cruciale in questa identità visiva. Sottili strisce luminose attraversano la parte anteriore e posteriore, creando una firma notturna inconfondibile. La silhouette adotta uno stile fastback pronunciato, con un tetto che si inclina drammaticamente verso la coda. Curiosamente, nonostante i rumor iniziali provocati da teaser misteriosi, il concept non presenta un classico cofano del bagagliaio o una quinta porta in stile liftback, rafforzando la sua natura sperimentale.

Anche la tecnologia incorporata nel design esterno suggerisce un cambio di paradigma. Similmente a quanto visto nella BMW iX3 2027 che abbandona il pannello tradizionale per la proiezione, Kia sembra esplorare nuove modalità di interazione visiva e aerodinamica, eliminando elementi superflui come le colonne B per creare una sensazione di continuità e apertura raramente vista.
Interni: Il “Lounge” del Futuro e la Fine del Volante Comune
Se l’esterno evoca velocità, gli interni sussurrano comfort e tecnologia avanzata. Aprendo le porte, ci troviamo in un ambiente disegnato per emulare un lounge di lusso, inondato di luce naturale attraverso molteplici pannelli vetrati. L’assenza delle colonne B non è solo estetica; trasforma l’accessibilità e la percezione dello spazio interno.
Il cockpit è dove la fantascienza diventa realtà:
- Volante a Forma di “D”: Dotato di pulsanti quadrati, abbandonando la forma circolare perfetta.
- Strumentazione Proiettata: Invece di grandi schermi fisici che dominano la plancia, Kia ha scelto di proiettare le informazioni principali, mantenendo un design pulito.
- Controllo tramite Joystick: Il dettaglio più controverso ed eccitante è il joystick sul bracciolo, che ricorda il manche di un aeromobile o un “cavo pistolero”, suggerendo un sistema drive-by-wire avanzato.
Questo approccio minimalista e incentrato sull’esperienza utente ricorda lo sforzo di altri marchi nel rivitalizzare i loro cockpit, come visto nella Honda Prelude 2026, che risolleva lo spirito coupé con un interno premium. Kia, tuttavia, porta questa idea un passo avanti, suggerendo che la guida autonoma potrebbe essere una parte centrale della proposta di questo veicolo.

Prestazioni e il Mistero del Successore dello Stinger
Per mesi, internet è stato alimentato da speculazioni sul fatto che Kia stesse preparando un successore diretto per la rinomata Stinger. Le immagini teaser di una berlina fastback hanno solo alimentato il fuoco. Tuttavia, un’analisi obiettiva della KIA VISION META TURISMO indica che, sebbene condividano la linea del tetto sportiva, non vi è una connessione meccanica o spirituale diretta che confermi il ritorno della Stinger come la conoscevamo.
Ciò che sappiamo è che il concept è totalmente elettrico (EV). Kia promette una “prestazione di guida dinamica”, ma mantiene segrete le specifiche tecniche. Se questo veicolo — o una sua versione di serie derivata — arriverà sulle strade, probabilmente sarà posizionato per competere con i grandi nomi dell’elettrificazione. L’architettura suggerisce qualcosa di paragonabile alla Hyundai IONIQ 6 N, che trasforma l’elettrico in un mostro da pista, utilizzando la piattaforma E-GMP del gruppo per offrire prestazioni brutali.
La strategia di Kia è audace. In un momento in cui i marchi tradizionali affrontano difficoltà nel bilanciare innovazione e vendite — si pensi alla recente crisi in Porsche e ai problemi con le sue auto elettriche — presentare un concept così radicale mostra fiducia. La casa automobilistica, nata nel 1944 come produttrice di biciclette e pezzi industriali, oggi detta tendenze di design globale.
Sebbene la produzione di massa della Vision Meta Turismo non sia confermata, essa funge da faro. Ci indica che il futuro di Kia non sarà solo di trasporto, ma di esperienza, design angolare e un rifiuto totale della noia automobilistica. Resta da capire se il mercato avrà il coraggio di abbracciare un’astronave nei propri garage.







