Automobili Elettriche: Brasile Vede Calare le Importazioni Del 56% Ma Le Vendite Esplodono In Un Nuovo Record

Lo scenario della mobilità in Brasile sta attraversando un momento che, a prima vista, appare contraddittorio: i dati più recenti indicano un crollo del valore delle importazioni di veicoli puramente elettrici, con una caduta brusca del 56%. Tuttavia, chi osserva le strade e le concessionarie percepisce una realtà opposta, dove le vendite interne non solo si mantengono, ma battono record storici mese dopo mese. Questo fenomeno rivela una maturazione strategica del settore, guidata da nuove politiche tariffarie e da un cambiamento nelle preferenze dei consumatori, che ora cercano tecnologie più versatili.

Auto elettriche Brasile: le importazioni crollano del 56% ma le vendite esplodono in un nuovo record

L’“Effetto Tariffa” e il Calo delle Importazioni

Secondo i dati di intelligenza di Logcomex, il valore importato di veicoli elettrici a batteria (BEV) ha subito una contrazione drammatica. Tra gennaio e settembre 2025, l’importo è sceso da 1,4 miliardi di dollari (registrato nello stesso periodo del 2024) a 653,6 milioni di dollari. Questa riduzione, superiore a 740 milioni di dollari, è il riflesso diretto del progressivo aumento delle aliquote di importazione per i veicoli elettrificati, una misura del governo per incentivare la produzione locale in Brasile.

Con i modelli importati che diventano più costosi, il mercato si è rapidamente adeguato. Tuttavia, è fondamentale notare che il calo del valore importato non ha significato la fine dell’interesse del consumatore brasiliano. Al contrario, la domanda è migrata e si è sofisticata. Molti consumatori, prima timorosi, ora comprendono che il tasso di sostituzione della batteria è quasi zero, smontando il mito principale sulla durata di queste auto, il che mantiene alta la curva di adozione, anche con prezzi adeguati.

L’Egemonia delle Ibride Plug-in (PHEV)

Mentre le puramente elettriche hanno risentito delle barriere fiscali all’ingresso nel Paese, le ibride plug-in (PHEV) sono emerse come le grandi vincitrici di questo ciclo. Con un volume di 1,8 miliardi di dollari e una crescita del 3% in valore, hanno assunto la leadership, rappresentando il 56% del valore totale importato di elettrificati. Il consumatore brasiliano vede nelle PHEV il ponte ideale tra combustione ed elettricità, eliminando l’ansia da autonomia nei viaggi lunghi, un fattore chiave nel mercato automobilistico del Sud America.

La tecnologia di questi veicoli ha fatto passi da gigante. Oggi, i modelli cinesi ed europei offrono autonomie combinate che sfidano la logica obsoleta. Un chiaro esempio di questa evoluzione è l’era dei 1.000 km arrivata con la BYD Seal U DM-i e la rivoluzione PHEV, dimostrando che è possibile ottenere un’efficienza estrema senza dipendere esclusivamente dalle stazioni di ricarica pubbliche.

Produzione Nazionale ed Espansione delle Infrastrutture

La risposta definitiva all’equilibrio tra il calo delle importazioni e l’aumento delle vendite risiede nella nazionalizzazione. Giganti come BYD, a Camaçari (Bahia), e GWM, a Iracemápolis (San Paolo), hanno avviato operazioni focalizzate proprio su modelli ibridi plug-in ed elettrici ad alto volume, eludendo così le tariffe di importazione. Questo crea un ambiente di competizione feroce, dove nuovi marchi cercano di guadagnare spazio. Stiamo assistendo a movimenti interessanti, come la minaccia reale alla BYD con il debutto della Leapmotor A10, che porta ricarica rapida e tecnologia premium per accendere la contesa nel panorama brasiliano.

Parallelamente, l’infrastruttura di ricarica ha fatto un salto quantico, passando da soli 350 punti nel 2020 a oltre 16.800 nell’agosto 2025. Questa crescita della rete di stazioni di ricarica, unita all’efficienza energetica dei nuovi motori — alcuni promettono persino di superare l’efficienza dei puri elettrici, come quando la Chery svela un motore a benzina con il 48% di efficienza — consolida il Brasile come attore rilevante nello scenario globale dell’elettromobilità. Il mercato non si è ristretto; ha semplicemente iniziato a parlare italiano (nel contesto della traduzione, ma riferendosi alla maturazione locale).

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